26 FEBBRAIO
Festa folkloristica più importante del paese, nata per svegliare l’erba.
Quando Aprica era solo una realtà contadina ed il turismo ancora non rendeva la neve una benedizione del cielo, si usava svegliare la primavera con il suono di campanacci. La tradizione non si è mai perduta: tutti gli anni partendo dalle diverse contrade (S. Pietro, Dosso, Mavigna, S. Maria, Liscidini e Liscedo) gli abitanti percorrono le vie del paese con le cosiddette bronse e sampogn (i campanacci appunto) affinché il suono risvegli l’erba e la natura riprenda il suo corso.