Casa Pessina, Ligornetto
5 maggio – 2 giugno 2019
Vernissage: domenica 5 maggio ore 11
Domenica 5 maggio si apre a Casa Pessina una nuova mostra: protagonista del nuovo progetto espositivo sarà Roberto Mucchiut, nato nel 1960 e artista multimediale attivo in Svizzera e all’estero. Il suo progetto Tra un anno, luce è il nono capitolo di una rassegna che il Museo d’arte Mendrisio ha inaugurato 4 anni fa per la sede di Ligornetto, che ormai si sta sempre più affermando quale apprezzato spazio dedicato alla fotografia ticinese.
Il lavoro di Roberto Mucchiut è l’evoluzione di un percorso di ricerca iniziato una decina di anni fa con il progetto fotografico Blackout e poi proseguito nel 2013 con la mostra Kronopathia, nel 2014 con La Natura del Tempo, nel 2015 con Muta-menti e nel 2017 con Westfront, con cui ha partecipato alla Biennale dell’Immagine. Il tema della Natura e della soggettività del Tempo sono dunque centrali nella sua ricerca: le implicazioni sociali di un rapporto sempre più difficile con il nostro futuro, le continue scoperte delle neuroscienze e della fisica quantistica hanno portato l’artista a riflettere sulla stessa esistenza del tempo, protagonista del progetto odierno. Tra un anno, luce affronta, infatti, la domanda chiave: il tempo non esiste più?
Il progetto artistico, a cura di Barbara Paltenghi Malacrida, esplora il tema considerando il mondo come una sequenza di “eventi”, “accadimenti”, “processi”, utilizzando i linguaggi della fotografia e, per la prima volta nel contesto di Casa Pessina, quelli della videoarte e della Media Art digitale che permette di manipolare in tempo reale e interattivamente l’essenza stessa del Tempo. Le opere in mostra vedono una serie di fotografie su carta (video-scansioni digitali); un dittico video (caratterizzato da un intervallo sincronizzato), un’installazione video interattiva (con scansione temporale dello spazio e immagini generate in tempo reale) e una sonorizzazione ambientale.
Un ulteriore passo avanti nella programmazione di Casa Pessina in direzione di una fotografia aperta anche al campo digitale così da proporre al proprio pubblico un nuovo ambito espressivo su cui indagare e interrogarsi.
Per l’occasione, quale autore del saggio in catalogo, è stato chiamato il divulgatore scientifico Giovanni Pellegri, laureato in biologia presso la Facoltà di Scienze dell´Università di Losanna, con un dottorato in neurobiologia. Dal 2005 ha creato L’ideatorio, un servizio dell’USI che si occupa del dialogo tra scienza e società e della promozione della cultura scientifica. Per 12 anni ha collaborato, come conduttore e redattore, con il programma “Il Giardino di Albert” della RSI. Il suo contributo intende aprire alla conoscenza di tutti uno dei grandi temi aperti della scienza mettendolo in relazione con il lavoro artistico di Roberto Mucchiut.
Quale evento collaterale alla mostra è previsto, giovedì 23 maggio alle ore 20.30 presso l’Oratorio di Ligornetto, un concerto di Niton, gruppo con il quale Mucchiut si è trovato molto spesso a collaborare. Anche in quest’occasione la parte visuale (live video) sarà curata da Mucchiut: un’occasione speciale per cogliere in tempo reale la forza suggestiva di musica e immagini. L’evento sarà preceduto, dalle 19 alle 19.30, da una visita alla mostra con l’artista cui seguirà un piccolo rinfresco.
Roberto Mucchiut (Morges, 1960), vive e lavora a Agra, Ticino. Artista multimediale con formazioni in informatica (analisi e sviluppo software), fotografia e video (con un master in fotogiornalismo a Milano), musica (contrabbasso in contesti di jazz contemporaneo) e in musica elettronica e sound design (al conservatorio di Lugano e a Roma). Si interessa alla musica elettroacustica, alla video-arte e alle tecnologie per la realizzazione di installazioni artistiche ed allestimenti teatrali interattivi (in particolare con l’utilizzo di proiettori video e di tecniche di projection mapping). Collabora regolarmente con altri artisti per progetti teatrali, di danza contemporanea, musicali e visuali. Sviluppa progetti personali che spaziano dalla realizzazione di installazioni (interattive/video/sonore) a progetti fotografici e multimediali, prediligendo un approccio transmediale alla creazione che utilizza gli strumenti digitali per integrare i vari linguaggi e livelli percettivi.
Niton si è costituito nel 2013 a cavallo della frontiera italo-svizzera. Partito da attitudini liberamente improvvisative, il trio si è mosso in contesti espressivi vari (musica minimal, sperimentale, per teatro, cinema e danza) mantenendo come caratteristica unificante la propria strumentazione: i sintetizzatori analogici di Luca Xelius Martegani, gli oggetti amplificati di El Toxyque, il violoncello elettrico di Zeno Gabaglio.
Roberto Mucchiut
Tra un anno, luce
Casa Pessina, Ligornetto
5 maggio – 2 giugno 2019
Mostra e catalogo a cura di
Barbara Paltenghi Malacrida, Roberto Mucchiut
Coordinamento Casa Pessina
Francesca Luisoni
Saggio critico in catalogo di
Giovanni Pellegri
Tutte le opere in mostra sono in vendita
Orari
sabato e domenica
14.00-18.00
entrata gratuita