venerdì 11 giugno 2021 dalle 16.00 alle 19.30
“Tutte le avanguardie artistiche d’inizio Novecento, finanche quelle più sacrileghe, possedevano un risvolto spirituale. Spirituale ma non confessionale: un primo aspetto peculiare di quella che potremmo chiamare la spiritualità delle avanguardie sta proprio in questa distinzione. Le avanguardie hanno coltivato il rapporto con una dimensione immateriale e trascendente – o talvolta ipermateriale e immanente, ma in ogni caso totalmente altra rispetto al reale – senza mai assestarsi in una confessione, in una religione canonica. In un certo senso, anzi, hanno guardato all’arte stessa come a qualcosa di simile a una religione, come a una modalità per relazionarsi al divino. Un ulteriore aspetto di questa spiritualità consiste nella propensione a indagare la trascendenza con gli strumenti e i metodi propri della scienza: molti esponenti delle avanguardie credono addirittura nella possibilità di coniare una scienza dello spirito – una formula di Rudolf Steiner di cui ha fatto largo utilizzo Kandinsky, tra gli altri. La spiritualità e la scienza sono i due poli attorno a cui ruota la ricerca pittorica di Doriam Battaglia”.
dal testo critico di Roberto Borghi
The Art Company Como
Via Borgovico 163 (cortile interno)
la mostra resterà aperta fino al 3 luglio
dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18.30, sabato su appuntamento
PER INFORMAZIONI
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